L’Elogio della Follia nato da un noioso lockdown
Cosa succede quando siamo costretti a stare chiusi in casa per lunghi periodi, senza poterci dedicare al lavoro né allo svago? Una domanda che qualche mese fa sarebbe parsa forzata e oziosa, e che invece ci ha investito tutti come un uragano … Che fare quando non puoi fare nulla? Una bella risposta ci arriva a distanza di cinquecento anni dall’Olanda: durante il lockdown si può scrivere un vero e proprio bestseller, un libro che influenzerà l’intera civiltà e che sarà ricordato nei secoli. Quanti di noi ci hanno provato?
Erasmo confessa: cos’altro avrei potuto fare?
L’Elogio della follia, scritto nel 1509 da un Erasmo da Rotterdam poco più che quarantenne, è un titolo che tutti conoscono, ma pochi sanno che fu scritto nell’arco di poche settimane proprio in seguito a un ritiro forzato.
« Cos’altro avrei potuto fare? », scrive Erasmo stesso in una lettera del maggio 1515 in cui ricostruisce le circostanze della sua creazione più nota «Tornato dall’Italia, dimoravo in quei giorni presso il mio caro Moro, e un dolore di reni mi tratteneva in casa da un bel po’ di giorni. La mia biblioteca non era stata ancora portata, e, anche se lo fosse stata, la malattia non mi permetteva di occuparmi con una certa concentrazione dei miei studi più impegnativi. Cominciai allora, nel tempo libero, a comporre lo scherzo letterario dell’Elogio della Follia, non con l’intenzione di pubblicarlo, ma per trovare sollievo dai fastidi della malattia con quello che definirei un passatempo. Mostrai un saggio dell’inizio dell’opera a certi miei cari amici, affinché il divertimento, condiviso, fosse maggiore. Ed essendo piaciuto molto, insistettero perché lo continuassi. Accondiscesi, e dedicai a questo lavoro più o meno sette giorni (un impiego del mio tempo che mi sembrava davvero eccessivo rispetto al peso dell’argomento)»
L’Elogio della Follia: il bestseller del Cinquecento
L’Elogio della follia fu uno dei più grandi successi letterari del secolo: letto ovunque in Europa, fu tradotto in varie lingue ed ebbe numerosissime edizioni e imitazioni. L’autore stesso rimase sbalordito dalla risposta dei lettori a quello che per lui era poco più che uno scherzo. Per gli studiosi, i teologi, gli appassionati di storia della filosofia e della religione, molte altre sono le opere e i motivi per cui egli viene ricordato. Prima fra tutte, la disputa sul libero arbitrio che contraddistinse il suo rapporto con Lutero, di cui condivideva le critiche alla Chiesa ma non questo punto essenziale nella concezione dell’uomo. Ma anche la sua critica alla guerra come “offesa alla ragione umana” che viene letta con entusiasmo da quanti ne condividono la condanna alla violenza e alle armi…
Soldati spirituali, proverbi, traduzioni
… I suoi testi sull’ideale della vita cristiana, in cui il monaco è additato come esempio di “soldato spirituale”, un esempio che Erasmo stesso elogia ma che non seppe né volle seguire concretamente. E ancora, la sua raccolta di proverbi dall’antichità alla contemporaneità, scelti e commentati, che inizia nella prima edizione con 818 proverbi e ne annovera, nell’ultima del 1536, più di quattromila. C’è la sua straordinaria opera di traduttore dei testi sacri, per la quale studiò il greco in pochissimi anni, considerando «il colmo della follia anche solo accennare a quella parte della teologia che tratta in particolare del mistero della salvezza, se non si è padroni anche del greco».
Famoso per la follia
Ben oltre la follia e il suo satirico elogio spazia dunque l’opera di Erasmo, ma accade a volte agli scrittori e ai grandi artisti proprio questo: che la loro fama si concentra nell’opera a cui meno avevano fatto attenzione, su cui meno avevano contato per lasciare traccia imperitura sulla terra. A dimostrazione, una volta ancora, che “lo spirito è libero e soffia dove vuole”. E anche, aggiungiamo, quando vuole e quando meno ce lo aspettiamo: per farci fare, quando non possiamo fare nulla, la cosa più importante della nostra vita.
Erasmo vi porta a teatro
Vi aspettiamo tutti i giovedì di luglio alle 21.30 al Museodivino per lo spettacolo a cura di Museodivino Ensemble tratto dall’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam. Ingresso libero con donazione a piacere, inclusivo per chi vuole della visita al museo e di calice di vino. Numero massimo di partecipanti: 10. Prenotazione fortemente consigliata con whatsapp al n 3394640080