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La bambina Guerriera è cresciuta

So che sarà difficile da credere: ma provateci. Questo articolo l’abbiamo in cantiere da un anno. Da quando, dopo Donne che salvano i libri dedicato a Maria Bakunina e Maria Castellano Lanzara, abbiamo deciso di approfondire la figura di Guerriera Guerrieri. L’arrivo della nuova collaboratrice Diletta de Caro ha dato l’abbrivio a questo articolo che, come vedrete, fa visita alla Biblioteca Nazionale di Napoli a maggio, ben prima che la biblioteca precipitasse nell’occhio della cronaca e al centro della più agguerrita resistenza contro la decisione (o forse l’ipotesi) di spostamento a piazza Carlo III. Insomma, da tempo volevamo raccontarvi questa storia, e dopo una ponderata riflessione abbiamo deciso di farlo comunque, senza aggiungere una sola parola sulla questione del trasferimento. Perché questa storia, secondo noi, parla da sola. Buona lettura

(S. Corsi, direttrice Museodivino)

Stai rubando libri? Perchè?

Le fiamme erano alte, alimentate dalle innumerevoli pagine volanti di libri scaraventati nel rogo realizzato dall’esercito nazista. Tra la folla una bambina come tante canta una canzone per celebrare il compleanno del Führer Adolf Hitler. Ci troviamo nella Germania del 1939 e Liesel Meminger, rimasta sola a meditare sul cerimoniale appena terminato, intravede un libro tra la cenere ardente e decide di rubarlo – pur essendo analfabeta. Per aiutare l’amico Max, un bimbo ebreo accolto dalla sua famiglia, sarà spinta a rubarne sempre di più e poi a leggerli avidamente per riuscire a raccontare il mondo a parole sue. Da questo suo atto nasce il soprannome che le viene dato e il titolo del film, Storia di una ladra di libri, uscito nelle sale cinematografiche nel 2013, diretto da Brian Percival e tratto dal libro di Markus Zusak La bambina che salvava i libri. Il film testimonia come, durante il secondo conflitto mondiale, tra il 1939 e il 1945, a essere colpite non furono solo le città, dove le bombe distruggevano abitazioni civili e luoghi culturali, ma i valori morali stessi della società erano messi in crisi dalla persuasione statale delle dittature. L’animo innocente di Liesel la spinge a combattere la dittatura dell’incultura, riuscendo a realizzare una piccola biblioteca personale nella sua cantina, prendendo i libri “in prestito”, come lei stessa afferma più volte nel film. Piccola e indifesa, riesce con il suo operato a tenere in vita attraverso la lettura l’amico Max che al momento dell’addio le lascia un diario sul quale potrà narrare della sua vita e di come immagina il mondo. Nel momento più tragico del film, Liesel ancora una volta estrae un libro dalle macerie: conforto e missione, l’amore per la cultura custodita nei libri le dà una speranza che nessuno potrà mai strapparle.

Dal film Storia di una ladra di libri, Liesel Meminger assiste al rogo

Da storie d’immaginazione ad azioni storiche

A distanza di tre anni dai fatti narrati nel film, in Italia e più precisamente nella città di Napoli un’altra donna con lo stesso animo gentile da bambina inizia la sua lotta – una battaglia che non prevede armi o violenza ma solo impegno quotidiano, dedizione e passione per la cultura. Guerriera Guerrieri, bibliotecaria di rilievo del secolo scorso, durante la seconda guerra mondiale ha salvato, custodito e riordinato innumerevoli libri della Biblioteca Nazionale, patrimonio per l’umanità.  La sua figura viene ricordata ancora oggi da studiosi, colleghi e studenti.

Guerriera Guerrieri

Nascita e formazione di una “vera” Guerriera

Guerriera Guerrieri nasce a Cortona nel 1902. Suo padre, Guerriero Guerrieri, è un funzionario di banca che per ragioni di lavoro viene trasferito a Napoli. Adolescente, Guerriera finisce il liceo e si iscrive alla facoltà di Lettere presso l’Università degli studi di Napoli per poi diplomarsi in paleografia e dottrine archivistiche presso l’Archivio di Stato di Napoli e laurearsi in Lettere nel 1926. Si dedica inizialmente all’insegnamento, ma verso la fine del 1927, riordinando i libri nella biblioteca di Capodimonte, si rende conto che la sua vocazione è un’altra, e abbandona la didattica per lavorare come bibliotecaria, inizialmente come volontaria presso la Biblioteca Nazionale a Palazzo Reale. Nel 1932 vince il concorso per lavorare nelle biblioteche pubbliche governative e il 24 febbraio dell’anno successivo entra nell’organico della Biblioteca Nazionale. Giovane e appassionata, dà il suo contributo in tanti diversi modi all’interno della Biblioteca. Da sempre consapevole che codici, manoscritti e edizioni a stampa possono educare i giovani alla cultura, realizza l’allestimento della mostra dei cimeli bibliografici nel 1938. Collabora per diverse riviste come Accademia e Biblioteca d’Italia e ai fini divulgativi avvia la seconda serie dei Quaderni della Biblioteca Nazionale di Napoli. Dal 1941 con la guerra in atto si occupa completamente della salvaguardia del patrimonio bibliografico. Tra le diverse pubblicazioni fatte dalla bibliotecaria quella di rilevante importanza e testimonianza è Vicende della Biblioteca nazionale di Napoli: diario di guerra 1943-1945, pubblicato nel 1980.

Una leader per la storia della Biblioteca Nazionale di Napoli

Guerriera Guerrieri non ha scritto il suo diario per raccontare il mondo ma per giustificare il suo operato al Ministero dell’Educazione Nazionale e per lasciare traccia del suo incessante lavoro. La bibliotecaria non è certo come Liesel, in cui il coraggio si mescola all’incoscienza infantile: è una donna adulta e ben istruita, pienamente consapevole dei rischi che corre ogni giorno mentre è in atto una guerra devastante. Eppure questa consapevolezza non la ferma. Immaginiamo questa direttrice entrare in biblioteca, camminare per le sale con la sua figura autoritaria che ben si sposa con l’ambiente serio che la circonda, immaginiamo lo sguardo ammirato e un po’ timoroso dei suoi dipendenti, tutti fortemente impressionati dalla sua vasta cultura. Se accostiamo oggi Guerriera e Liesel non è certo l’aspetto fisico o l’età ma per l’azione, la volontà di salvaguardare la parola scritta solo per amore della sapienza e della didattica, senza aspettarsi riconoscimenti e meriti.

Con la circolare del 31 Gennaio 1935, in cui vengono predisposte le norme per assicurare la salvaguardia dei libri e uffici pubblici da eventuali attacchi in caso di guerra, tutti i direttori delle biblioteche sono invitati ad individuare locali adatti al ricovero e stabilire modalità di conservazione e trasporto dei materiali. Dal marzo del 1942 Guerriera Guerrieri nel ruolo di bibliotecaria capo e sovrintendente bibliografico si occupa personalmente del trasferimento di diversi materiali in svariati ricoveri come il Monastero di Montevergine a Teano, Cavi Risorta, San Giorgio del Sannio e Aversa. Vengono utilizzate innumerevoli casse che permettono la conservazione di libri, protetti così sia dai bombardamenti che dall’umidità. Diversi luoghi perdono il proprio materiale librario come l’Archivio di Stato, l’Archivio Municipale, le Biblioteche dell’Accademia Reale, la Biblioteca della Società Storica di Napoli.

La città di Napoli e le conseguenze dei bombardamenti della seconda guerra mondiale

Tocca anche alla Biblioteca Nazionale

La Biblioteca Nazionale viene occupata, distrutta e depredata sia dagli avversari che dagli alleati ma la Guerrieri con impegno morale e professionale riesce a mettere in salvo molti libri. La Biblioteca deve essere ricostruita e riallestita totalmente, la Guerrieri testimonia che molti operatori cercano di recuperare materiale librario, rimasto in sede, dalle macerie. Il recupero dei libri sommersi da polvere e macerie dà speranza e si decide di creare creare un distaccamento temporaneo della Biblioteca, presso l’Istituto Elena d’Aosta, anche per permettere agli studiosi l’accesso ai libri. Il diario testimonia che Guerriera e gli impiegati della biblioteca lavorano ininterrottamente, giorno e notte, per il recupero dei materiali e per la ricostruzione della biblioteca stessa. L’impegno dura anni ed è costante, quotidiano, non c’è un solo giorno di riposo, si lavora anche senza i libri, anche senza la biblioteca, anche senza gli stipendi. Appena diventa possibile, la Guerrieri organizza diverse spedizioni con i camion per riportare i libri nella Biblioteca; nel diario, attenta e precisa, riporta le spese di trasporto, annotando ogni particolare, fino alle difficili condizioni delle strade che si trovano a dover percorrere. Col passare del tempo la sede ritorna a dotarsi di “piccole” cose come la corrente, la posta e il telefono. Si vorrebbe offrire la biblioteca agli studenti universitari affinché possano svolgervi le loro lezioni, ma il permesso le viene negato. La situazione continua a essere tremendamente incerta, e nonostante i lavori continui e i costanti controlli la biblioteca è ancora vittima di incursioni. Stanca dei continui soprusi, la Guerrieri non permette più l’ingresso degli alleati all’interno della biblioteca se non autorizzati dal generale Gardner, suo alleato nella ricostruzione della Biblioteca e nel recupero dei materiali. Nel 1944 la Biblioteca inizia a riprendere i libri in sede e verso il 1945 il pubblico può entrare dalle ore 9:00 alle ore 15:00: si riaprono le sale di lettura, e sono finalmente garantiti la distribuzione e il prestito di libri.

Guerriera Guerrieri e la sua squadra durante il recupero dei libri

La speranza oltre le macerie

Alla fine del diario la Guerrieri lascia una considerazione appassionata: «Tutt’oggi la Biblioteca ha l’aspetto del laboratorio e dell’officina. A quando la sua grinta severa? […] È in particolar modo ora gradevole il ritorno a una consuetudine di lavoro che fu spezzata. Vogliamo con il desiderio vivo tornare alle ricerche erudite e laboriose, alle sottili indagini incunabulistiche, alle discussioni che spesso solleva un’accurata compilazione di cataloghi. Aspiriamo a ricercar l’inedito, a ricostruire la famiglia di un codice o a far ricerche sull’appartenenza di una legatura pregevole o di un grazioso ex libris. Ci accingiamo con nuova cura a completar collezioni, a colmar lacune, a rendere più utile e accogliente la Biblioteca allo studio. E che la bufera passata non sia un ricordo amaro, quale di ammalato che torna alla vita e questa più apprezza e più sollecitamente tutela»

Dall’esperienza all’insegnamento

Sono parole di una donna entusiasta, piena di voglia di ripresa dello studio e delle funzioni della biblioteca. Non solo con il suo operato si è occupata della conservazione del materiale librario per le generazioni future, in un periodo difficile, ma fa anche capire che la biblioteca è un luogo di promozione culturale, un luogo che deve essere frequentato da tutte le generazioni e un punto d’incontro tra cittadini. L’amore e la passione per la cultura l’hanno spinta ad azioni eroiche, presentandosi come una donna decisa e sicura delle sue capacità, una direttrice che ha preso il suo incarico molto seriamente e per questo suo lavoro incessante ha ricevuto la la nomina nel Comitato direttivo del centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane. Mai stanca di fornire cultura e didattica, realizza tra il 1950 e il 1960 diverse mostre bibliografiche per celebrare tematiche e figure. Inaugura nuove sale della biblioteca nazionale con delle sezioni dedicate ai ragazzi, sviluppando la rete di prestito e un piccolo laboratorio di legatoria e di primo restauro. Fino alla fine del suo lavoro si occupa di formare il personale bibliotecario con delle pubblicazioni relative alla biblioteconomia come: Le linee di biblioteconomia e bibliografia del 1971, Nuove linee di biblioteconomia e bibliografia del 1998, La breve guida per il bibliotecario della biblioteca pubblica del 1974 e nello stesso anno La biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli.

Guerriera Guerrieri

Il ritorno di Guerriera Guerrieri

Collocata a riposo nel 1967 e obbligata da problemi di salute a tornare nella natìa Cortona, la “nostra” Guerriera continua a fornire conoscenza e cultura attraverso relazioni e convegni. Viene eletta socia dell’Accademia Pontaniana di Napoli, socia dell’Accademia Etrusca di Cortona, socia dell’Accademia Cosentina e socia dell’Accademia di belle arti di Napoli, di cui sarà presidente dal 1973 al 1975. In un articolo precedente, Donne che salvano i libri: quando a Napoli le biblioteche vinsero sulle bombe, abbiamo parlato delle vite parallele di Maria Bakunina e Maria Castellano Lanzara, protettrici durante la guerra del patrimonio partenopeo, e non potevamo quindi certo non ricordare Guerriera Guerrieri in occasione dei 120 anni dalla sua nascita. Proprio a Cortona presso il Salone Mediceo di Palazzo Casali, tra il 7 e 8 aprile, si è tenuto un convegno per celebrare la vita, le gesta e le pubblicazioni della bibliotecaria. Durante il Convegno (interamente consultabile online) Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca Nazionale per 19 anni, ha ricordato come lo storico Luciano Canfora trovasse scandaloso che la Biblioteca avesse ancora il nome di Vittorio Emanuele III, mentre giusto sarebbe intitolarla a Guerriera Guerrieri – la donna che realizzò una vera e propria battaglia culturale contro nazisti, alleati, e chiunque attentasse all’integrità di quel preziosissimo e fragile patrimonio libresco. Aver dedicato una sezione della biblioteca al suo nome è però certo stato un primo passo per onorare questa figura che tante volte aveva onorato coloro che si erano presi cura della biblioteca in momenti difficili soprannominando con il loro nome sale e edifici. Nonostante la sua figura e il suo operato sfuggano ancora alla conoscenza di moltissimi cittadini napoletani, il suo lavoro onorevole è stato da sempre ben presente alla mente di studiosi e appassionati di materia bibliotecaria. Vincenzo Trombetta, socio onorario dell’Accademia Pontaniana, ricorda una lettera di Benedetto Croce scritta al conte Giacomo D’Aragona il 17 novembre 1946, in cui il filosofo elogiava Guerriera Guerrieri per aver salvato il patrimonio librario grazie al suo amore e alla sua devozione. Benedetto Croce con questa lettera preserva la memoria del suo operato, a cui è tanto grato da invitare lo Stato a darle una promozione: è così che nel 1976 la nostra eroina riceve il titolo di Grande ufficiale dell’ordine del merito della Repubblica italiana.

Guerriera Guerrieri: ancora oggi come un esempio da seguire

L’attuale Direttrice della Biblioteca Nazionale Maria Iannotti ha infine ricordato quanto, fin dal suo arrivo alla biblioteca nella metà degli anni Ottanta, la Guerrieri continui a essere oggetto di dialogo e dibattito tra il personale. In biblioteca tutto parlava di lei, e una stanza totalmente dedicata alla sua memoria conteneva ancora tutti i suoi oggetti. La biblioteca Nazionale sembrava e pare ancora essere un suo doppio: una parte di lei, ancora viva, che serve per fornire riflessioni, spunto e memoria di una battaglia culturale. La direttrice a conclusione del suo intervento ha condiviso una considerazione fatta nel suo intimo durante la pandemia dovuta al Covid-19, quando pensando alla tenacia della bibliotecaria si era chiesta come Guerriera Guerrieri avrebbe affrontato la chiusura delle biblioteche.

Sala di lettura della Biblioteca Nazionale

Il Museodivino visita la Biblioteca Nazionale

Dal canto nostro, siamo sicure che il suo lavoro anche nella contemporaneità non sarebbe passato inosservato: la sua figura non è solo testimonianza di azioni del passato ma è presente, totalmente attuale, punto di riferimento per chi vive periodi in cui cultura e conoscenza vengono messe da parte.

Così, certe delle nostre certezze, in un caldo giorno di maggio abbiamo visitato la Biblioteca Nazionale sulle tracce delle testimonianze degli anni in cui la Guerrieri fu direttrice. Ci ha accolto nulla di meno che una mostra, che pareva fatta apposta per confermare la nostra idea: Napoli in scena. Documenti e immagini delle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli resterà in esposizione dal 17/05/2022 al 15/07/2022, e invitiamo ovviamente tutti a visitarla. Le parole della direttrice Iannotti si ritrovano con lo spirito della Biblioteca, e davvero non conta da quanto tempo lavorino in sede i dipendenti: tutti conoscono il nome di Guerriera Guerrieri. Ancora oggi molte sono le persone che ogni mese si recano in biblioteca per poter leggere i suoi libri, o gli scritti che la riguardano. Assunta Coccorese, impiegata qui da venti anni, lavora nella sezione Lucchesi Palmi che ha fornito il materiale per realizzare la mostra. Ci racconta come col passare del tempo anche la biblioteca stessa abbia subito dei cambiamenti: ad esempio la sezione dedicata ai ragazzi realizzata dalla nostra Guerriera, oggi non è più disponibile. Peccato! D’altro canto, la bellissima sala di lettura che si offre per accogliere studenti è ancora lì, disponibile a ospitare i nostri sforzi sulle “sudate carte”. E la stanza che le fu dedicata, che conteneva tutti i suoi effetti personali? Oggi ha un’altra funzione. Eppure, nonostante non ci siano più gli oggetti fisici che le appartenevano, il personale della Biblioteca mette a disposizioni tutto il materiale che la riguarda. Molte sezioni della biblioteca sono chiuse al pubblico, e tutti ci raccontano che dopo il Covid c’è un serio problema di mancanza di personale. I dipendenti sperano di poter vedere assunti nuovi colleghi che possano permettere al pubblico di accedere più facilmente alle sezioni. Lavoro nobile quello dei bibliotecari, che può solo prendere piede dopo aver vinto i concorsi. Ministero della cultura, la Biblioteca Nazionale di Napoli è la terza biblioteca più ricca di patrimonio librario d’Italia, quando vedremo finalmente l’assunzione di personale che ci accompagni nella visita delle svariate sezioni? Speriamo presto, ma nel frattempo vi invitiamo a sfruttare tutti i servizi offerti dalla biblioteca, prenotare una visita guidata e passeggiare nel bellissimo giardino messo a disposizione per tutta la popolazione.

Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III prossimamente Biblioteca Nazionale Guerriera Guerrieri?

Fonti La scheda di presentazione del Film storia di una ladra di libri può essere consultata al seguente link https://www.mymovies.it/film/2013/storiadiunaladradilibri/ La biografia di Guerriera Guerrieri è consultabile presso l’AIB ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLE BIBLIOTECHE al seguente link https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/guerrieri.htm Guerriera Guerrieri, Vicende della Biblioteca Nazionale di Napoli: diario di guerra 1943-1945, in I quaderni della Biblioteca Nazionale di Napoli serie V 4, Napoli, 1980. La citazione dal diario di Guerriera Guerrieri è tratta dalle pagg. 135-136. L’intervento di Mauro Giancaspro al Convegno di studio Guerriera Guerrieri una bibliotecaria tra Napoli e Cortona si è concentrato sulla figura di Guerriera Guerrieri come direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli ed è visibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=vEoM7Ca61m8 L’intervento di Vincenzo Trombetta al Convegno di studio Guerriera Guerrieri una bibliotecaria tra Napoli e Cortona si è concentrato sul tema di Guerriera Guerrieri e la guerra ed è visibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=L3QKrcsPwj4 Intervento della direttrice Maria Iannotti per il Convegno studio Guerriera Guerrieri una bibliotecaria tra Napoli e Cortona è visibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=xzofj8DVon0

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