I luoghi di cultura sono chiusi … ma vivi!
Sottili gocce di pittura lasciate asciugare per mesi e poi modellate con bisturi da chirurgo, fino ad assumere le forme in movimento del corpo di Dante, di Virgilio, di Caronte … Piccoli gusci di noce in cui lo sguardo si perde nelle profondità degli oscuri gironi infernali, o riposa sulle pacifiche rive del Purgatorio, o si apre, stupefatto, alla visione degli angeli del Paradiso … Tutto questo e molto altro è la Divina Commedia di Antonio Maria Esposito, un minuscolo gioiello della miniatura del Novecento. 42 opere in gusci di noce in cui un Dante tenero e minuscolo, quasi Cappuccetto Rosso, ci trasporta dalla Selva Oscura alle porte dell’Inferno, e poi attraverso le Malebolge, e poi su, per la montagna del Purgatorio, fino all’unica opera, luminosissima, dedicata alla terza cantica.
La Divina Commedia ha ispirato molti artisti illustri, da Botticelli a Dalì, da Michelangelo a William Blake, fino alle famose illustrazioni di Doré e alle sculture di Rodin. La Divina Commedia di Antonio Maria Esposito, sconosciuta per volere dell’artista fino pochi anni fa, si inserisce in questa tradizione con un ruolo molto particolare: la miniatura, arte antichissima e che accompagna la Divina Commedia dai primi manoscritti del Trecento, è qui utilizzata nella tridimensionalità della scultura. E si tratta inoltre di una serie completa, che comprende le tre cantiche: un’opera unica al mondo per materiali e dimensioni.
Per addentrarsi in questo microcosmo in guscio di noce, ogni visitatore viene dotato di una lente d’ingrandimento e di una piccola luce: sarà il regista e il protagonista del proprio viaggio, libero di illuminare le opere dall’angolazione personalmente più suggestiva, e di soffermarsi sui dettagli che più colpiscono la sua fantasia, che più echeggiano nella sua memoria letteraria e visiva.
Per chi non ricorda più la Divina Commedia questo è un percorso nella memoria, e uno stimolo riaprire il capolavoro di Dante troppo spesso perduto per strada dopo la scuola. Gli esperti della Divina Commedia trovano qui un artista consapevole che gioca e riflette con la tradizione dei grandi illustratori dell’opera dantesca. Gli appassionati d’arte possono divertirsi a scoprire somiglianze e differenze con le opere di Gustave Doré, Salvador Dalì, William Blake… Per chi è ancora a scuola, la Collezione Same è un’occasione di studio e approfondimento dei temi danteschi, con prospettive inusuali e interattive. I bambini possono finalmente entrare nella Selva Oscura senza troppa paura: la lupa è spaventosa, è magra, affamata, ha la lingua rossa e gli occhi cattivi … ma basta allontanare la lente e torna più piccola di un fiammifero!
Una collezione interessante per tutti, e che è anche e soprattutto esempio di quell’arte spirituale che attraversa tutti i secoli, i popoli e le religioni e che affratella i miniaturisti medievali ai calligrafi islamici, i maṇḍala tibetani alle icone ortodosse, aprendoci a una visione universale del capolavoro dantesco.
Il 2021 sarà l’anno internazionale dedicato alle celebrazioni del settecentenario di Dante. DANTE 2021 -700 anni nel guscio di una noce è un progetto articolato di attività per le scuole, conferenze, documentazione video e corsi di formazione che Museodivino ha ricevuto il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, della città di Napoli e del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II. Chi volesse candidarsi come partner, o il docenti/dirigenti che volessero far partecipare i ragazzi alle attività possono scriverci a info@museodivinonapoli.it ponendo come oggetto “Dante 2021”
PREZZI
Ingresso libero, con Contributo a piacere
ORARI
Tutti i giorni
Dalle 10 a Mezzanotte
Photo credits © GiorgioCossu / Museodivino.
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